PER RIPRENDERCI LA NOSTRA DIGNITA'

domenica 6 marzo 2011

SASSARI 8 MARZO



Così le donne «rimettono al mondo» l’’Italia
Al Civico per parlare di politica e della umiliazione del corpo delle donne
SASSARI. Un dibattito promosso dal comitato di Sassari di «Se non ora, quando?».
È ricco e stimolante il programma delle manifestazioni, patrocinate dal Comune, per la Giornata internazionale della donna.
Alle 19, al teatro Civico, il comitato sassarese «Se non ora quando» presenta il video «Il corpo delle donne» che Lorella Zanardo ha realizzato con la collaborazione di Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi. Gli interventi della sociologa Elisabetta Cioni e della giornalista Daniela Scano saranno seguiti da un dibattito aperto agli interventi del pubblico. Dalle 20,30, interventi musicali con videoproiezioni di Annalisa Zarelli.
L’obiettivo del comitato sassarese «Se non ora, quando?» è di «fare dell’8 marzo, come è stato per la grande manifestazione del 13 febbraio, il giorno di tutte le donne». «Rimettiamo al mondo l’Italia» è lo slogan scelto da «Se non ora, quando?» per la Giornata internazionale della donna. «In piazza il 13 febbraio abbiamo detto che la libertà, la dignità e la vita delle donne sono il presente e il futuro del Paese – spiegano le organizzatrici -. Il modo in cui l’informazione e i media raccontano o non raccontano le donne è una grande questione nazionale». Il movimento rivendica «una informazione rispettosa e veritiera che dia conto del lungo cammino compiuto dalle donne italiane, della loro forza e della consapevolezza, di come hanno contribuito e contribuiscono ogni giorno a costruire l’Italia».
«In continuità anche con la mobilitazione che ha coinvolto oltre duecento piazze in Italia e molte altre all’estero – si legge in un comunicato – “Se non ora, quando?” vuole mettere al centro dell’attenzione l’immagine delle donne nel nostro Paese, troppe volte ridotta a mero riflesso di un desiderio maschile stereotipato. Sono i media e la pubblicità a restituircela con il loro potere dirompente. E il video di Lorella Zanardo lo illustra con efficacia».
Il documentario della Zanardo stimolerà le riflessioni del pubblico sull’uso che la televisione sta facendo del corpo delle donne, sempre più spesso sostituite da una rappresentazione umiliante e volgare della femminilità. «È del tutto evidente – spiegano le promotrici del dibattito – che esiste un rapporto diretto fra questo tipo di rappresentazione e le cifre, scandalose, sull’assenza delle donne dai ruoli decisionali, pubblici e privati, sulla disoccupazione femminile, sulla denatalità, sulla mancamza di servizi all’infanzia e agli anziani, che collocano l’Italia ai posti più bassi delle classifiche internazionali in materia».

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