PER RIPRENDERCI LA NOSTRA DIGNITA'

venerdì 25 marzo 2011

29 MARZO: IL COMITATO "SE NON ORA QUANDO" A TEATRO


Teatro post femminista
in giro per l'Italia 



Scritto per l'associazione DiNuovo del Comitato "Se non ora quando" Martedì 29 marzo il filmato sarà proiettato all'Università di Torino
“Ci avete educato alla libertà, al rispetto di noi stesse, siamo andate nel mondo piene delle vostre aspettative. Solo che fuori non ne sapevano niente e tutto andava nel solito vecchio modo.” Sono le parole che una giovane (Isabella Ragonese) rivolge ad una donna matura (Lunetta Savino) in un confronto inizialmente distante, quasi d’inimicizia che si trasforma via via in un dialogo, fino a intravedere la possibilità di un orizzonte condiviso. Sono le protagoniste di Libere, atto unico scritto da Cristina Comencini per DiNuovo, un’associazione nata nel luglio dell’anno scorso e di cui fanno parte l’autrice insieme alla  sorella Francesca (che ha curato la regia) e  donne di varie città italiane, di professioni ed età diverse. Il filmato della rappresentazione sarà proiettato martedì 29 marzo alle 17 nella Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino.
 “La spinta creativa – spiega Cristina Comencini - nasce da  interrogativi pressanti: “cosa ha interrotto da una generazione all’altra la consapevolezza del nostro ruolo fondamentale nella società, della nostra dignità, dei nostri diritti? Come è potuto accadere che la grande forza delle donne italiane che aveva sprigionato tanta soggettività politica e culturale, si sia di fatto adattata a godere di diritti e libertà soggettivi, rinunciando di fatto a misurarsi con la sfida della responsabilità politica? Sentivamo un disagio forte per come la televisione e i giornali italiani ci rappresentano, per la quantità crescente di episodi di violenza contro le donne, per il tasso di occupazione femminile più basso in Europa,  la precarietà delle conquiste, le difficoltà del lavoro e della maternità”. Libere  (realizzato grazie al lavoro gratuito e “militante” di tutte le donne coinvolte, a partire dall’autrice, regista e attrici ), andato in scena a Roma, Torino, Milano, sta girando la penisola grazie a un dvd sullo spettacolo, suscitando appassionati dibattiti, emozioni, rabbie e differenze  e anche voglia di reagire allo stato delle cose. E’ DiNuovo ad aver lanciato l’idea della mobilitazione del 13 febbraio coinvolgendo altre donne nel comitato “Se non ora quando”. 
Il prossimo traguardo, una convenzione nazionale per creare una rete, elastica ed informale, di collegamento tra le mille realtà associative femminili, piccoli gruppi, donne singole “che avvertono come noi l’insostenibilità dello stato di cose presenti e mirano a spezzare i quadri bloccati della democrazia italiana”. Stufe di una cooptazione al ribasso da parte degli uomini di poche donne, prive di legami “organici” con la società femminile, vogliono passare dalla rivendicazione di diritti per le donne alla prova dell’esercizio della responsabilità politica, come si legge nel loro documento. “Per questo crediamo sia necessario un pensiero, una riflessione che riguardi i due sessi, gli uomini e le donne” Dialogo e confronto anche con gli uomini. Siamo al dopo femminismo.

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